Quando si è sottoposti a una terapia farmacologica prolungata come quella antitumorale, il farmacista diventa una figura integrante nel percorso terapeutico con cui ci si relaziona periodicamente. In questo caso avere in farmacia un supporto specifico può fare la differenza, per questo il mondo della farmacia si muove per costruire una nuova dimensione dell’assistenza al paziente oncologico e rappresentare per lui il presidio sanitario più vicino.
L’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) ha da poco istituito il master di secondo livello in Farmacia e Farmacologia Oncologica. Il master si propone di fornire ai farmacisti di domani una conoscenza approfondita delle specifiche cliniche e psicologiche della patologia creando delle figure professionali in grado di gestire in modo esaustivo il proprio ruolo nella terapia oncologica.
Su un altro versante, patrocinato da molte realtà della farmacia italiana, tra le quali FEDERFARMA, AGIFAR e FENAGIFAR, prende forma quest’anno il percorso iniziato nel 2018 di “Farmacia Oncologica – Scuola di Alta Formazione per il Consiglio”. L’obiettivo del corso di formazione è arricchire i farmacisti territoriali con un bagaglio multidisciplinare che va dalla cosmetica alla nutrizione oncologica per assistere il paziente anche su quegli aspetti del suo percorso di guarigione spesso trascurati.
La nuova farmacia dei servizi si prepara quindi ad assumere un ruolo-cardine nell’iter terapeutico del paziente oncologico deospedalizzato per accompagnarlo attraverso i forti cambiamenti quotidiani che la patologia porta con sé.
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